La temperatura basale

La temperatura corporea della donna presenta, in condizioni fisiologiche, variazioni caratteristiche, ricorrenti a ogni ciclo mestruale.

La temperatura di un ciclo mestruale regolare, cioè ovulatorio, si presenta con un tipico andamento bifasico: una prima fase con temperatura stabile a un livello basso e una seconda fase con temperatura stabile a un livello alto; tra questi due livelli si pone una fase intermedia di passaggio dalla temperatura bassa a quella alta.

La temperatura corporea della donna è divenuta un segno utile per la regolazione delle nascite nel momento in cui è stata scientificamente interpretata come segno indicatore di presenza, nel corpo della donna, di progesterone.
Si è infatti dimostrato che la variazione di temperatura corporea della donna, che si caratterizza con un rialzo termico e un plateau di temperatura a livello alto nella seconda fase del ciclo mestruale, è indotta dal progesterone prodotto dal corpo luteo.

Poiché si è pure dimostrato scientificamente che la produzione del progesterone da parte del corpo luteo è un fenomeno biologico strettamente legato all’ovulazione tanto da essere da questa dipendente, il rialzo termico e in particolare il plateau termico risultano essere un test clinico indiretto di ovulazione.

Test indiretto perché è solamente dopo che la temperatura si è alzata e mantenuta a livello alto che si può dedurre l’avvenuta ovulazione e non prima. Il rialzo termico è, dunque, un indicatore certo di ovulazione e il plateau ipertermico indicatore certo di corpo luteo funzionante.